Save Negromante
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| Titolo: Silent Hill Dark Memories Mer Mag 13, 2009 3:40 pm | |
| Silent Hill Dark Memories Sono Johanna ( La Bobòò ) e ho 16 anni, questo che state per leggere è un racconto dell' orrore sospeso tra realtà e incubo che parla di una ragazza Yaki che si perde in una città e qui scoprirà molte cose agghiaccianti....... Ciao e buona lettura e spero che mi lascierete molte dediche. Hy! Sono Save! Ciò che mia cugina ha dimenticato di dirvi è che oltre Yaki, anche la sua amica Grace vagherà nell' inferno di Silent Hill. Beh, questa è la prima Fun Ficton che abbia mai scritto assieme ai miei cugini, ispirato all' ononimo videogames ambientato nella stessa cittadina del West Virginia. Alla next!! Ciao a tutti i lettori, sono Testa di Piramide, per me è un grande onore aver scritto un racconto per voi, vi sorprenderemo sempre di più ogni volta che andremo avanti. Sono un tipo di poche parole, quindi buona lettura e buon proseguimento. Saluti, Testa di Piramide. -I-
Era una notte fonda di fine primavera. In West Virginia tra le foreste della contea di Toluca passa la strada per Brahams, quest' ultima scelta dal pulman del campeggio femminile. Yaki Miura era di origini giapponesi, aveva sedici anni, sedeva addormentata sui sedili in fondo al pulman. I fluenti e lunghi capelli neri come ali di corvo le coprivano i tratti delicati e gli occhi a mandorla, le cuffie dell' I-pod spento nelle orecchie, il maglione di lana rosa indossato sopra la camicia della divisa da campeggio dello stesso verde dei pantaloncini e degli stivali da escursione. Un' improvviso rumore, come un' interferenza, provenne dalle cuffie e la strappò di colpo dal sonno... Sentì le risate delle sue compagne di campeggio, sentì la pioggia contro il finestrino. Si mise dritta per vedere fuori, al lato della strada si vedevano le distese della foresta buia e cupa che tendeva al blu del cielo notturno, le nubi grigie-bluastre riempivano la volta come dipinte con furia e con altrettanto sentimento cedevano pioggia. Si diresse dalle sue amiche sedute a metà pulman togliendosi le cuffie e lasciandole pendere dalla collana del suo ciondolo, attenta a rimanere in equlibrio col pulman in corsa. Vedendola arrivare la sua compagna di tenda Grace, le porse un bicchiere -Caffè?- Le chiese togliendosi una ciocca dei lunghi capelli biondi dal viso. Yaki si voltò verso di lei e Grace subito capì che c'era qualcosa che non andava. -Che succede?- -Ho una terribile sensazione... non riesco a capire...- Yaki si avvicinò al finestrino che nascondeva cio che c' era al di fuori con l' acqua, dalle cuffie pendenti ritornò assordante il rumore dell' interferenza. "Perchè fa così?" Smise di nuovo, si rinfilò le cuffie ed accese l' I-pod, funzionava perettamente. Le sue amiche continuavano a ridere e scherzare mentre Grace la seguiva preouccupata con lo sguardo. Continuò a spingersi avanti nel pulman, si diresse al fianco conducente per vedere fuori al parabrezza. Yaki non riusciva a vedere altro che il nero asfalto e la pioggia illuminati dai fari. All' improvviso dal lato della strada apparve un bambino, che si parò tranquillamente davanti al pulman con un gatto in braccio. Il conducente tentò di frenare, ma l' asfalto bagnato e l' alta velocità fecero slittare il pulman, portandolo a schiantarsi contro la scarpata al fianco della strada. Tutto ciò che Yaki Ricordò furono le strilla di tutte le sue compagne e lo stridio delle ruote in frenata. Il resto fu buio. Al suo risveglio era raggomitolata sul pavimento al centro del pulman. Si mise in piedi ancora confusa, guardandosi intorno tentò di schiarirsi le idee. Era giorno, fuori dai finestrini si vedeva aleggiare una nebbia molto fitta. L' angolo del posto guida era accartocciato sulla roccia, e il parabrezza e i finestrini del lato anteriore tutti frantumati. Il pulman era totalmente vuoto, era sola. Dove erano finite tutte? Perchè l' avevano lasciata sola? Con un' occhiata ai sedili in fondo, vide il suo zaino blu da campeggio con ciò che aveva portato in viaggio, e una macchia rossa a forma di zampetta sullo strappo... Yaki si diresse in fondo, prese lo zaino, passo il dito sulla macchia rossa... era sangue, ed era fresco... -Oh che schifo...- Sconsolata se lo mise in spalla e si decise di cominciare a cercare aiuto. Scese dal pulman, la nebbia circondava tutto, talmente fitta che lo sguardo non riusciva a vedere tra gli alberi dei boschi e il cielo era una sola lastra grigio pimbo senza nubi. In strada vide il lato posteriore del pulman dove c'erano le sgommate sull' asfalto. -Siamo venute di qua dove ci sono solo foreste.- Voltatasi camminò verso il lato opposto, fin quando intravvide una grande sagoma rettangolare nella fitta nebbia. Decisa seguì la strada fino a quando non si avvicinò abbastanza perchè la nebbia si assottigliasse per mostrarle il cartello di benvenuto di una città... Silent Hill. -Devono essere andate in città a pernottare... può darsi che non mi hanno trasportata credendo che avessi qualcosa di rotto...- Distogliendo lo sguardo dal cartello lo poggiò sull' asfalto, notando una linea di zampette rosse identiche alla macchia sul suo zaino. Un grande timore si impadronì di Yaki, ma anche una grande sicurezza. Decisa, si diresse sulla strada per Silent Hill. | |
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