Cronache di Dooneg...

Beh..... preciso che non sono molto brava nei temi... Del resto... a voi la parolPrologo

Keilen era una semplice ragazza, normale per lo più... l’unica caratteristica che aveva in più degli altri erano le strane orecchie a punta, che però si notavano solo se lei si scostava i suoi lunghi capelli color miele.
Abitava con sua zia ai margini del grande bosco E’imlor, il grande polmone di quella terra dimenticata da tutti ormai.
Le uniche persone che erano rimaste erano massimo una quarantina, tutte radunate nello stesso villaggio... un villaggio ricco di decorazioni e di incisioni sugli antichi muri dove, con uno studio più attento, si poteva osservare che aveva una sequenza logica: mostrava la storia di quella terra. Da piccola Keilen amava guardare quelle strane rune e quei strani disegni, tanto da chiedere a sua zia Ester di dirle cosa significassero. Allora Ester aveva iniziato a raccontare una storia che colpì profondamente il cuore di Keilen, tanto era profonda ma anche disastrosa. Si parlava di un intero popolo sterminato dal volere degli dei... che da quando era salito sul trono di tutta Dooneg a soli otto anni Denwer, non avevano mai dato tregua a questa terra, fino a quando i suoi abitanti non ci furono più. Fù allora che la gente più disprezzata del regno fu mandata a vivere lì, da quelle parti, nella terra maledetta. Più avanti con gli anni i poveri di quella terra si fecero ricchi... e da dieci che erano iniziarono a essere sempre di più, perchè sempre più gente sentiva parlare di quella terra colma di ricchezze... ma era ancora troppa la gente che temeva una nuova disgrazia degli dei e allora da più di quarant’anni quella terra rimase quasi impopolata.

ke bello!!! posti anke qui!!!!!vai avanti alla svelta a postare dai....

visto che non ho niente da fare posto 1 altro pezzo...
Capitolo 1 : Misteri

Ora Keilen aveva tredici anni e, anche se passati molti anni dal racconto di zia Ester, quel sentimento di paura e di disgusto erano ancora seppelliti nel suo cuore e attendevano il momento giusto per saltare fuori.... ma per ora quella ragazza non ci pensava molto su, perchè più ritornava sull’argomento e più il suo dolce e flebile cuore diventava colmo di odio.

Passeggiava tranquilla nel grande bosco intenta ad osservare i vari fiori appena schiusi... un profumo intenso formava un alone intorno al bosco e chiunque ci entrasse si sentiva trasportato dall’amore, dalla felicità... insomma da tutti i sentimenti più belli. Camminava piano, si fermava a guardare tutti i fiori più colorati e più profumati, quando sentì un fruscìo di foglie provenire dalla sua sinistra; si girò, ma non vide nulla, allora pensò ke l’immaginazione le giocava brutti scherzi, e continuò a passeggiare. Arrivata al suo albero preferito, dove di quando in quando leggeva i suoi libri, si sedette e chiuse gli occhi... dopo cinque minuti però un altro fruscìo si fece sentire, ma questa volta non ci fece troppo caso: ormai era convinta che la i vari fruscii erano nella sua mente. Mentre contemplava la bellezza di un fiore mai visto prima, tutt’ad un tratto si vide una figura vestita di nero comparire davanti.
Keilen si alzò di scatto. Non era una ragazza particolarmente paurosa, anzi, si poteva dire ke era molto coraggiosa; ma vedersi apparire di fronte all’improvviso una persona tutta vestita di nero avrebbe messo un po’ di ansia a chiunque.
L’uomo (o donna che fosse.... non era in grado i stabilirlo in quanto aveva il volto coperto) la prese in braccio e le tappò la bocca... continuando a ripetere:<<Non ora, non ora... ti spiegherò tutto appena arriveremo...>>. Keilen non era affatto rassicurata da queste parole... più che aiutarla a calmarsi la facevano agitare ancora di più, tanto che l’uomo (ora l’aveva riconosciuto dalla voce, anche se sembrava più un ragazzo) fu costretto a metterla giù e tutto irritato la rimproverò:<< e che diamine!!! Vuoi stare un po’ calma?? Non ti voglio mica fare del male!!! Devo solo parlarti!!! E non potevo farlo lì... davanti a tutti!!!>>. Keilen pensò ke forse era pazzo... ma se ero da sola in quel punto del bosco?? Se non c’era nessun’altro!!! Come fanno ad esserci tante presenze quando ci sono solo io?? .... tanto valeva aspettare e vedere cosa aveva intenzione di fare quel ragazzo.

scrivi molto bene brava

Scrivi davvero bene!!!! Solo una cosa... non è che c'è qlk spoiler d qlk libro fantasy?? Se no mi rovino la sorpresa...

nono, non preoccuparti... con i libri che ho letto io non ha niente a che fare... forse solo 1 po' il fatto degli elfi... ma non più di tanto... comunque grazie a tutti per i complimenti!

postaposta

va beh dai... vi concedo 1 altro pezzo!

Dopo circa due ore di marcia arrivarono ad una squallida casetta, devastata dagli anni: aveva il tetto di paglia, sfondato per metà, la porta era formata da due assi verticali e un asse orizzontale e le finestre erano coperte da tende piene di toppe e in certi punti scucite. Il ragazzo entrò dentro e posò Keilen per terra, come se fosse un sacco di farina; per quel gesto lei si alzò furibonda:<< ma si può sapere chi sei?? Sei apparso all’improvviso davanti a me, mi hai caricata sopra le tue spalle e mi hai portata qui, in questa casa vuota, marcita e per lo più inquietante in cui non ci vive più nessuno da migliaia di anni... dimmelo, o sarò costretta ad andarmene e a dire al conte che nel bosco si aggirano dei briganti!!!!DIMMELO!!! SU FORZA!!!!>> a questo punto il ragazzo si tolse il mantello nero e la fasciatura che gli copriva la faccia....Keilen rimase ferma, immobile... non poteva crederci... quel ragazzo, più o meno della sua stessa età, aveva le orecchie a punta come lei, cosa che la turbò molto... fino a quel momento pensò che era un dono della natura avere le orecchie così... un dono che era toccato solo a lei... a nessun’altro. Il ragazzo invece, quasi non fece caso alla sua espressione stupita e continuò a disfarsi le bende nere che gli avevano coperto la faccia.

spero vi piaccia!

good

ti prego continua.............

sisi continua presto!!!!

bello brava, ma io forse scriverei un pò di più sulle sensazioni che la ragazza a provato alla notizia di essere un'elfa

Eragon ha scritto:

bello brava, ma io forse scriverei un pò di più sulle sensazioni che la ragazza a provato alla notizia di essere un'elfa

quoto

beh... manca ancora la parte in cui si sfoga cn la zia...

ummm interessante continua.......

e poi????

e poi...
Si svegliò quando si sentì la faccia bollire: il sole, ancora pallido perchè appena sorto, le illuminava e riscaldava la faccia. Si lavò e si vestì subito, poi si sedette sul letto e prima di andare in cucina dove probabilmente la zia la aspettava esitò un’attimo.... e se... e se non mi piacerà quello che vedrò?? E se.... dai Keilen, non può accadere nulla di male!! Fatti coraggio e attraversa quella porta.... non può essere niente di male!!! Alla fine si fece coraggio e avanzò incerta il tratto di stanza che la separava dalla porta che conduceva nella sala più grande di quella casupola. Si fermò ancora un’attimo, ma poi aprì piano la porta e davanti a lei, seduta al tavolo dove la aspettava anche la colazione, era seduta una donna. Aveva i suoi stessi capelli color miele, solo più lunghi, che lasciavano intravedere delle orecchie a punta, come quelle di Keilen. Il volto della donna era dolce, e sarebbe sembrato ancora più giovane se non fosse stato per quella nota di tristezza nei suoi occhi blu. Sorrideva, un bel sorriso luminoso, che ispirava sicurezza e tranquillità...quel sorriso non aveva nulla di maligno, era semplicemente un sorriso fatto con il cuore.
Quando la donna si accorse della presenza di Keilen parlò:
<< ci sono moltissime cose che ti devo spiegare, Keilen....>>
La sua voce era seplicemente meravigliosa.... una melodia nelle tenebre, un raggio di sole nel buio della notte, fece passare ogni paura di Keilen, che in quel momento si lasciò trasportare da quelle parole così dolci....
Continuò a parlare:
<< Keilen, quella che ti sto per dire è una cosa che al tempo stesso ti farà sentire bene, ma che ti turberà ... vedi... ecco... io sono tua madre, Mosany.... il quadro che ti feci vedere quella sera, era stato solo opera della mia magia, ti vedevo così triste perchè non sapevi niente di tua madre e allora.....>>
Keilen rimase in silenzio. Dopo tutti questi anni ....avrebbe potuto dirmelo anche prima...
Contrariamentre a Keilen, invece la donna continuò il suo discorso:
<< vedi... lo so che non è una bella cosa, credimi, ho sofferto tanto anche io! Il fatto di vedere tutti i giorni mia figlia e non poterle dire che io sono sua madre e non sua zia.... è una cosa più difficile di come la immagini tu! Ho tentato moltissime volte di dirtelo, ma quando stavo per farti il discorso, c’era sempre qualcosa che si intrometteva.... credimi Keilen...>> le prese il volto tra le mani, ma la ragazza si scostò lentamente. Due lacrime le scivolarono sulle guance e abbassò il volto. << non fare così, mia piccola! In fondo anche se non mi hai mai vista i miei comportamenti sono sempre gli stessi!! Tu mi conosci Keilen, anche se non con questa faccia.... ora sai la verità.... è questo l’importante! Io ora sono vicina a te, come sempre in questi anni... non voglio vederti piangere... ti prego....>> si alzò e andò ad abbracciarla. Keilen iniziò a piangere e strinse forte a se Mosany, che diede un bacio sulla fronte a sua figlia e poco dopo i suoi occhi si fecero ancora più colmi d’amore e una piccola lacrima le contornò il viso e andò a finire per terra, sul pavimento di legno. Poco dopo madre e figlia si osservavano, gli occhi dell’una puntati sugli occhi dell’altra. I capelli uguali, gli stessi lineamente.... non c’era dubbio: quella donna era veramente sua madre.
Dopo minuti che parvero ore, finalmente Keilen ritrovò la sua voce:
<< ma.... mamma.... perchè non me l’hai mai detto prima?? Perchè per tutti questi anni io non ne ho mai saputo niente?>>
<< vedi.... ho fatto tutto per il tuo bene.... se ci scoprivano ci avrebbero prese e ci avrebbero portate a lavorare come cameriere e cuoche per il re.... e sai... la libertà è un bene infinito... e soprattutto non ha prezzo.... tutti gli elfi al lavoro in quelle terre, cosa pensi che darebbero per essere di nuovo liberi??...>>
<< hai ragione... ma.... ora tutto ad un tratto mi sembra così diverso!!! Io non so più come comportarmi con te! È... come dire... difficile...>> vedendo che Mosany non rispondeva, trasse un respiro e fece quella domanda che tanto le stava a cuore, ma di cui nessuno sapeva niente:
<< e..... tu.... papà..... insomma... lui dov’è??>>

P.S.: mi sn accorda adesso che alcune parti che avevo scritto in corsivo qui non vengono... cmq si capisce, sono le domande retoriche e le frasi che pensa Keilen nella sua mente!

già... Praticamente dovresti fare esattamente quello ke nn riesco a fare io!!! Scrivi molto bene... Vai avanti così!!!!

svedar ha scritto:

già... Praticamente dovresti fare esattamente quello ke nn riesco a fare io!!! Scrivi molto bene... Vai avanti così!!!!

quoto

icetta ha scritto:

svedar ha scritto:

già... Praticamente dovresti fare esattamente quello ke nn riesco a fare io!!! Scrivi molto bene... Vai avanti così!!!!

quoto

scusate ma penso di non aver capito cosa intendete!!....

Arya ha scritto:

sono le domande retoriche e le frasi che pensa Keilen nella sua mente!

qst!

aa!!! scusate... non avevo capito... :)